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COOPERATIVA DI COMUNITÀ VIVI CALASCIO
Tra le montagne rocciose del Gran Sasso, le acque turchesi del fiume Tirino e il piccolo Tibet d’Italia – Campo Imperatore, in una comunità di 120 abitanti, fieri della propria terra, nasce la Cooperativa di Comunità – Vivi Calascio. La cooperativa di comunità “VIVI CALASCIO” è una realtà imprenditoriale nata nel 2018 a Calascio, uno dei tanti borghi d’Abruzzo a rischio spopolamento con un grande potenziale storico-culturale e paesaggistico. E’ nata principalmente per strutturare i servizi turistici del castello di Rocca Calascio, protagonista indiscusso del turismo abruzzese e scenografia di numerosi set cinematografici. La cooperativa, oggi con più di 30.000 presenze annue, gestisce importanti flussi turistici, offrendo un servizio professionale, di qualità e in costante miglioramento. La funzione socio-economica locale della cooperativa di comunità è tangibile nel territorio e si è dimostrata la vera risoluzione ai rischi di spopolamento e abbandono del borgo. Primo fra tutti raggruppa a sé le volontà degli abitanti, si mette a disposizione dell’intera comunità e offre un futuro ai più giovani, grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il miglioramento della vita degli abitanti è l’obiettivo principe della cooperativa, a tal proposito mira a creare nuovi servizi alla cittadinanza e a rigenerare il borgo attraverso azioni di cura e gestione degli immobili ad integrazione del servizio turistico. La creazione di nuovi posti di lavoro, la valorizzazione del territorio, la cura e la promozione dell’identità storico-culturale del borgo sono solo alcuni degli impatti positivi che la cooperativa ha già dimostrato di generare e questo si chiama comunità e resilienza.

Fonte (https://borghiinrete.it/, )

Sviluppatasi in piena emergenza Covid con intenti e propositi completamente nuovi, questa cooperativa è formata da 25 soci, 20 dei quali residenti nel comune diventato famoso in tutto il mondo per la presenza dell’omonima Rocca. Il presidente è Franco Cagnoli. Una volta costituitasi, una delle prime attività che Vivi Calascio ha iniziato a svolgere è stata proprio la gestione del servizio del bus navetta che collega la piazza del paese al Castello. Ma l’obiettivo che la cooperativa intende perseguire, sfruttando le molteplici competenze dei suoi membri, molti dei quali hanno meno di 30 anni, è arrivare a gestire una pluralità sempre più ampia di attività e servizi sociali: dalla cura del verde pubblico alla manutenzione urbana, dall’assistenza agli anziani alla valorizzazione e promozione del turismo, dell’ambiente, dei beni culturali e delle eccellenze enogastronomiche del posto. In questa direzione va, ad esempio, l’evento organizzato per il 1 e 2 agosto, Abruzzo d’élite, due giorni di degustazioni e iniziative pensate per far scoprire le perle dell’enogastronomia abruzzese. Le cooperative sociali sono esempi di resistenza sociale ed economica insieme, perché, assumendosi la responsabilità (e il rischio) di un’iniziativa economica, producono un impatto comunitario che va a beneficio di tutti gli abitanti, soci o non soci. Esprimono un nuovo modello di welfare, collettivo, generativo, e comunitario, in cui il cittadino non è più solo il destinatario di servizi, ma li co-produce.

Fonte (https://news-town.it/, 2018)